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La Divina Commedia nel mondo

Approfondimento La Divina Commedia nel Mondo e le Conversazioni dantesche

29/08/2016

Approfondimento La Divina Commedia nel Mondo e le Conversazioni dantesche

La Divina Commedia nel Mondo
XXII rassegna di conversazioni e letture internazionali
13, 23, 30 settembre; 6 ottobre

La Divina Commedia nel Mondo, giunta alla XXII edizione, prosegue nell'intento di ricerca e approfondimento di lingue e culture differenti da quelle europee, dedicando le prime due serate alle versioni azerì e urdu, rispettivamente martedì 13 e venerdì 23 settembre.

Torna a Ravenna il professor Giampiero Bellingeri dell'Università Ca' Foscari di Venezia, grande esperto dell'area turca e iraniana e valido traduttore, che presenterà al pubblico l'Azerbaigian e le sue tradizioni, attraverso la magistrale opera di traduzione del poeta azero Aliaga Kurçaylì (1928-1980), data alle stampe in caratteri cirillici già nel 1955 e riproposta, a seguito dell'indipendenza nazionale, dalle edizioni Onder nel 2004 in caratteri latini.

Venerdì 23 sarà Thomas Dähnhardt, professore dell'Università Ca' Foscari e specialista in ambito indo-islamico, a condurre gli spettatori alla scoperta del Pakistan, attraverso l'affascinante figura di Aziz Ahmad (1914-1978), poliglotta, appassionato viaggiatore e profondo conoscitore della letteratura europea, eminente critico e storico indo-pachistano, che nel 1943 si confrontò con l'ardua impresa di traduzione di una parte della Divina Commedia.

Le due conversazioni saranno introdotte dalla dottoressa Giulia Gaimari, giovane dottoranda presso l'University College di Londra, esperta della riflessione dantesca sul concetto di giustizia; seguirà la lettura del I canto del Purgatorio martedì 13, e del XVII dell'Inferno venerdì 23, ad opera di Silvio Castiglioni, attore e ricercatore teatrale, laureato in Filosofia presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, fondatore del CRT-Centro di Ricerca per il Teatro di Milano e, da marzo 2007 con Georgia Galanti, di Celesterosa, associazione culturale che si dedica alla progettazione e realizzazione di libri artigianali e di diversi spettacoli teatrali, nell’ambito del dialogo con le arti figurative.

Silvio Castiglioni tornerà a Ravenna per leggere una selezione di canti dalla Commedia nel corso della terza serata, venerdì 30 settembre, dedicata all'ambizioso progetto interpretazione della Commedia in LIS, Lingua dei Segni Italiana. Giuseppe Ledda, eccellente dantista e brillante divulgatore, converserà con le curatrici di questa iniziativa: Maria Luisa Franchi, interprete LIS per la Rai dal 1994 e membro attivo dell'ANIOS (Associazione Nazionale Interpreti LIS) e dell'ENS (Ente Nazionale Sordi) di Roma e Adriana Pannitteri, giornalista al Tg 1 della Rai e curatrice di varie rubriche di cronaca.

Le tre serate si concluderanno con la consegna del premio Lauro dantesco, che si prefigge di conferire un alto riconoscimento a coloro che si sono contraddistinti per rendere vivo e fruibile il lascito dantesco. Martedì 13 verrà premiato don Giovanni Montanari, presidente dell'Archivio Arcivescovile di Ravenna che si è speso nella custodia e nella ricerca della memoria dantesca; venerdì 23 riceverà il premio Giuseppe Ledda, attento e profondo conoscitore del Sommo Poeta con uno sguardo sempre rivolto all'ambito di ricerca europeo e internazionale; infine, venerdì 30 Dario Franceschini, Ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo, ritirerà il premio alla memoria di don Francesco Fuschini, il prete-scrittore che parlava a “voce bassa” di Dante “che è poesia nella città dei mosaici” (Il Resto del Carlino, 25/06/1995).

La rassegna si concluderà giovedì 6 ottobre, sempre alle ore 21 presso la Basilica di San Francesco, con la lettura del III canto del Paradiso ad opera degli studenti di varie nazionalità, frequentanti le scuole superiori di Ravenna, che daranno forma, attraverso la rispettiva lingua madre, al “loro” Dante.

 

Conversazioni dantesche - L'alto volo. Tra sciamani, poeti e aviatori
27 settembre; 4, 11, 18 ottobre

Questo progetto suggella una stretta collaborazione tra la ricerca universitaria propria dell’Università di Bologna, e la divulgazione culturale, sostenuta dal Comune di Ravenna; è una sorta di apertura alla città degli studi degli specialisti, chiamati a confrontarsi allo scopo di incrociare e accrescere le prospettive di comprensione su temi centrali del pensiero contemporaneo.

Per il 2016 Sebastiana Nobili Luigi Canetti, docenti dell'Università di Bologna e curatori delle Conversazioni Dantesche, propongono, in considerazione della centralità di questo nell’opera dantesca, la tematica del volo, che da sempre ha affascinato l'uomo, spingendolo oltre i confini noti in una continua sfida con se stesso. Questo anelito viscerale si intreccia spesso con la devozione o la paura nei confronti di esseri alati, che costellano fin dall'antichità la letteratura sia sul piano metaforico sia su quello fisico, evolvendosi nella ricerca di strumenti tecnici per interrogare e conquistare il cielo.

Scienza e poesia, antico e moderno, sacro e profano, su queste dicotomie verteranno le quattro conversazioni dedicate all’aspetto di metafora mitologica, di storia dell’aviazione e con essa delle grandi guerre del Novecento, di fil rouge delle letterature di ogni cultura fino alla vera e propria corsa allo spazio. Gli ospiti: il 27 settembre Remo Ceserani già docente di Letterature comparate dell'Università di Bologna, con la conduzione di Sebastiana Nobili; il 4 ottobre Paolo Ferrari professore di Storia contemporanea dell'Università di Udine, introdotto da Luigi Tomassini dell'Università di Bologna; l'11 ottobre Corrado Bologna docente di Filologia romanza presso l'Università Roma Tre e presso la Scuola Normale di Pisa dialogherà con Luigi Canetti;infine, il 18 ottobre Giorgio Palumbo dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) si confronterà con Cristina Chiavari dell'Università di Bologna, lasciando la conclusione alle letture di Silvio Castilgioni, docente di teatro, attore e soprattutto instancabile sperimentatore.

Le questioni dibattute in occasione di questi appuntamenti rientreranno nel programma di esame e dunque nella formazione accademica degli studenti del corso di Conservazione dei Beni culturali; si tratta di un importante risultato che consolida l’alto profilo scientifico della divulgazione culturale, la relazione educativa condotta in collaborazione tra Università e Comune e la partecipazione diffusa dei giovani alle attività di valorizzazione dantesca.

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