
INCONTRI LETTERARI - XLVIII ciclo
IL FEMMINILE ALLA RADICE DELLA COMMEDIA: FORTE, ARDENTE, REALE
Gianni Vacchelli
"Dante e l'iniziazione femminile. Beatrice, Maria e altre Dee"
Lemma Press
* Questo incontro si svolgerà in sala Dantesca
INGRESSO LIBERO
FINO AD ESAURIMENTO POSTI NEL RISPETTO DELLE PRESCRIZIONI SANITARIE (green pass all'ingresso)
INFO 0544.482227 - crc@comune.ra.it
Venerdì 10 dicembre , alle 18,00 presso la sala Dantesca della Biblioteca Classense, Gianni Vacchelli presenterà il libro “Dante e l'iniziazione femminile. Beatrice, Maria e altre Dee”, edito da Lemma Press.
Continuano gli incontri del venerdì del Centro Relazioni Culturali, progetto ideato da Walter Della Monica nel 1974 ormai diventato tradizione consolidata e apprezzata. Dopo due cicli interrotti dall’impossibilità di organizzare incontri pubblici, finalmente, nel rispetto delle prescrizioni sanitarie e presentando il green pass all'ingresso, il pubblico avrà di nuovo l’occasione di conoscere da vicino i protagonisti della cultura nazionale.
Cosa significa Iniziazione? Significa entrare in profondità nella vita, abbandonare la superficie e con essa una visione frenetica della realtà per poi entrare in un'altra dimensione.
Iniziazione, dantescamente parlando, è una vita nuova; non più solo la vita biologica ma vita rinnovata dall'amore, da una conoscenza e dall'azione dove queste tre cose costituiscono una triade e non ci può essere l'una senza l'altra. Amore, sapienza, virtute come disse Dante.
La conoscenza dell'iniziazione è un nascere insieme; la conoscenza di Dante è una conoscenza dove nasce insieme qualche cosa ed è proprio questo uno dei misteri e dei miracoli del viaggio dantesco; una sorta di connessione con il divino, dimensione insostituibile della realtà. E' proprio qui che entra in gioco il femminile, capace di far spazio al divino, il femminile capace di amare il divino, il buon femminile.
Quali donne? Le donne innamorate, le donne votate all'amore, le donne che sentono il primato dell'amore e che hanno intelletto d'amore quindi non solo le donne che amano sconsideratamente ma le donne che comprendono amore e che sanno che amore e conoscenza sono collegati.
In Dante queste donne sono le iniziatrici dove egli ha imparato qualcosa da loro, che hanno trasformato la sua vita.
Le due donne più importanti sono Maria e Beatrice; sono donne piene di amore e di intelligenza e lo hanno aperto ad un altro modo di essere uomo e a tutt'altra serie di dimensioni della realtà.
Il femminile però non è solo la donna, in Dante è tante altre cose, è una parte anche che sta nell'uomo, è una dimensione antropologica, interiore, spirituale.
Il femminile è anche una dimensione poetica e politica.
Il femminile è una forza antisistema in Dante, ovvero un modo di intendere la vita diverso da quello del sistema dominante; per questo per Dante le donne sono chiamate a non omologarsi al sistema.
Maria è una forza rivoluzionaria che ha rimandato i ricchi a mani vuote, ha battuto i superbi, per Dante Maria è una forza mite ma potentissima, ma mai remissiva, potentissima ma non violenta ed è fortissima, è una dea, la grande madre. Maria è l'iniziatrice di tutto il viaggio di Dante, il grande mistero che muove la commedia.
Beatrice è la via personale di Dante per arrivare a tutto questo. Dobbiamo riscoprire Beatrice, la sua straordinaria figura polisemica, aperta a moltissime interpretazioni, ma che sicuramente è (anche) una donna reale, qualunque sia il suo nome storico. Donna storica o sintesi di più donne storiche, Beatrice significa anche altro, senza mai perdere il suo essere donna. Ma a noi l’hanno trasmessa in altro modo: angelicata desessuata depotenziata, mentre mai è così nella Commedia, mai è così in genere la donna nell’ardente esperienza stilnovistica, una delle più flagranti e femminili della nostra letteratura. Beatrice invece è anche l'eros, energia dell'amore...l'amore che move il sole e le altre stelle..
Le altre dee sono tutta una serie di presenze femminili nella Commedia, posive ma anche negative. Vi sono dee bianche e dee nere che attraversano il mondo dantesco.