
INCONTRI LETTERARI - XLVIII ciclo
Gli strumenti della critica letteraria per nuove ipotesi di lettura
Alberto Casadei e Sebastiana Nobili
"Le selve di Dante"e "Dante oltre l'allegoria"
Aboca e Longo
INGRESSO LIBERO
FINO AD ESAURIMENTO POSTI NEL RISPETTO DELLE PRESCRIZIONI SANITARIE
INFO 0544.482227 - crc@comune.ra.it
Venerdì 29 ottobre, alle 18,00 presso la sala Muratori della Biblioteca Classense, Alberto Casadei e Sebastiana Nobili presenteranno i nuovi libri di Alberto Casadei "Le selve di Dante"e "Dante oltre l'allegoria" editi rispettivamente da Aboca e Longo
Continuano gli incontri del venerdì del Centro Relazioni Culturali, progetto ideato da Walter Della Monica nel 1974 ormai diventato tradizione consolidata e apprezzata. Dopo due cicli interrotti dall’impossibilità di organizzare incontri pubblici, finalmente, nel rispetto delle prescrizioni sanitarie, il pubblico avrà di nuovo l’occasione di conoscere da vicino i protagonisti della cultura nazionale
Il professor Alberto Casadei presenterà i suoi ultimi due libri, “Dante oltre l'allegoria”, edito da Longo dove l'autore propone gli ultimi risultati delle sue ricerche dantesche, che hanno mirato sin dal 2009 a scandagliare specifici punti critici e questioni testuali, per arrivare a proporre interpretazioni complessive su basi verificate; e “Le selve di Dante” edito da Aboca. In quest’ultimo libro si parlerà della selva, tema fondamentale nella Divina commedia sin dai primi versi. Ma se la “selva oscura” è allegorica, dato che è usata per alludere a una condizione di pericolo soprattutto morale, e dipende, probabilmente, dall’imitazione del modello di Virgilio, nel corso dell’opera Dante descriverà altre selve, con particolari ben più realistici, in negativo (la selva dei suicidi) o in positivo (il bosco dell’Eden). In un percorso avvincente fra le varie cantiche, possono essere dunque messi a fuoco non solo i rapporti di Dante con la Natura, figlia di Dio, in particolare con alberi sacri (come quello del Bene e del Male) o inventati, ma per di più i modelli narrativi usati dal poeta per rappresentare l’Aldilà insieme al nostro mondo. Questo breve saggio, firmato da uno dei più illustri conoscitori di Dante, illuminerà da una prospettiva inedita la grandezza della Divina commedia, un’opera che come nessun’altra contiene spunti per continuare a essere attiva nel tempo: uno dei pochi classici che viene ancora citato e reinterpretato in tutte le arti.
Alberto Casadei è nato a Forlì nel 1963. Dopo il diploma di maturità, ha proseguito gli studi all’Università di Pisa, dove nel 1986 ha conseguito la laurea in Letteratura italiana. Ha inoltre svolto un dottorato di ricerca presso la Scuola Normale Superiore di Pisa. Dopo gli studi, ha iniziato a svolgere la professione di docente presso l’università di Pisa. E’ autore di numerose opere sulla letteratura italiana del Cinquecento e del Novecento. Tra queste ricordiamo: “La strategia delle varianti” (1988), “Prospettive monta liane” (1992), “Il percorso del «Furioso»” (1993), “La fine degli incanti” ( 1997), “La guerra” (1999). Nella sua ricerca si è anche occupato della letteratura contemporanea, approfondendo te tematiche relative alla storia del romanzo contemporaneo. A tal proposito nel 2000 ha pubblicato uno studio comparatistico dal titolo “Romanzi di Finisterre. Narrazione della guerra e problemi del realismo” e, nel 2007, il saggio “Stile e tradizione nel romanzo italiano contemporaneo”. A partire dal 2009 ha iniziato ad occuparsi dei rapporti che intercorrono tra la letteratura e le scienze della mente. Questi aspetti sono trattati nei saggi recenti: “Poesia e ispirazione” (2009) e “Poetiche della creatività. Letteratura e scienze della mente” (2011). Coordina, con cadenza biennale, il premio letterario nazionale "Stephen Dedalus”, di cui nel 2005 è stato promotore. Tiene periodicamente lezioni e conferenze in Italia e all'estero. Attualmente è Ordinario di letteratura italiana all'Università di Pisa Sebastiana Nobili Sebastiana Nobili si occupa di letteratura due-trecentesca - in particolare di Dante e Boccaccio - e di narrativa e teatro nel primo Novecento. Membro della redazione di "Studi e Problemi di Critica Testuale" e del "Bollettino dantesco per il settimo centenario", fa parte del gruppo di ricerca di "Storia e antropologia dell'immaginario" presso il Dipartimento di Beni Culturali dell'Ateneo di Bologna, del gruppo nazionale "Dant&noi" all'interno dell'Associazione degli italianisti italiani, e del comitato scientifico di ARCE, "Archivi ricerche carteggi estensi". Dal 2017 al 2019 ha fatto parte del Presidio Qualità della Ricerca dell'ateneo di Bologna, come rappresentante dell'area umanistica, su nomina rettorale. Attualmente è membro dell'Osservatorio della didattica di ateneo.
Sebastiana Nobili si occupa di letteratura due-trecentesca - in particolare di Dante e Boccaccio - e di narrativa e teatro nel primo Novecento. Membro della redazione di "Studi e Problemi di Critica Testuale" e del "Bollettino dantesco per il settimo centenario", fa parte del gruppo di ricerca di "Storia e antropologia dell'immaginario" presso il Dipartimento di Beni Culturali dell'Ateneo di Bologna, del gruppo nazionale "Dant&noi" all'interno dell'Associazione degli italianisti italiani, e del comitato scientifico di ARCE, "Archivi ricerche carteggi estensi". Dal 2017 al 2019 ha fatto parte del Presidio Qualità della Ricerca dell'ateneo di Bologna, come rappresentante dell'area umanistica, su nomina rettorale. Attualmente è membro dell'Osservatorio della didattica di ateneo.