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L'Attività Culturale di Walter Della Monica

L'Attività Culturale di Walter Della Monica

Da quel primo trebbo del 1956 sono trascorsi ormai cinquant’anni. Cinquant’anni durante i quali Walter Della Monica non si è fermato a questa incredibile iniziativa giovanile, ma ha continuato un percorso culturale che, in costante evoluzione, è giunto sino ad oggi.

L’impegno nella diffusione della cultura letteraria rimarrà infatti una costante in Della Monica il quale, anche grazie all’esperienza del Trebbo, ha avuto modo di portare avanti negli anni questa sua passione. Come egli stesso afferma, il Trebbo Poetico è stato una fucina di idee per le successive attività culturali, permettendogli di collaudarsi come organizzatore e dandogli l’opportunità di conoscere autori e personaggi importanti del panorama italiano. La volontà in fondo è la medesima: cercare di avvicinare la cultura al grande pubblico, fare opera di divulgazione nel senso più ampio del termine, di condivisione del sapere.

Dopo la fine del sodalizio con Comello, Della Monica continuò la sua attività professionale di operatore turistico, divenendo numero uno di una catena di villaggi-vacanze sparsi nell’Adriatico e in altre parti d’Italia . L’esperienza certamente dovette rivelarsi preziosa anche per le sue successive “operazioni” culturali: accanto all’amore e alla passione letteraria che da sempre lo contraddistinguono, è infatti uno spiccato senso dell’organizzazione a renderlo ideatore e “regista” di alcune tra le più importanti iniziative legate alla letteratura e al giornalismo che tuttora si svolgono a Ravenna.

A Della Monica si deve l’idea del "Premio Guidarello", nato nel 1972, inizialmente come strumento di promozione turistica per lanciare la formula delle “vacanze-famiglia”, creata da lui stesso, poi trasformatosi negli anni in prestigioso premio giornalistico culturale sui vari aspetti della vita sociale italiana e della Romagna.

Nel 1974, ancora in attività turistica, promosse, insieme all’amico libraio Mario Lapucci, i primi “incontri letterari” del Centro Relazioni Culturali, come lui stesso battezzerà, che in principio si avvalsero della sua organizzazione turistica e che vedono oggi il coinvolgimento del Comune di Ravenna.

A partire dal 1984, infatti, cessata l’attività turistica, Della Monica si dedica a tempo pieno alle iniziative del Centro, promuovendo e organizzando “incontri letterari” che ogni anno, da metà settembre ai primi di giugno, vedono convenire a Ravenna una cinquantina di relatori tra autori di saggistica varia: storici, critici letterari e d’arte, giornalisti, scienziati, poeti e narratori ecc .

Oltre alla sua attività di promozione e d’informazione letteraria vanno inoltre ricordate le sue collaborazioni con l’importante settimanale culturale “La Fiera Letteraria”, con "Il Resto del Carlino" locale e nazionale, e con altri quotidiani e periodici.

Nel 1981 ha pubblicato il libro-inchiesta “I dialetti e l’Italia”; tra il 1986 e il 1988 ha curato, in collaborazione con Claudio Marabini, l’opera in tre volumi “Romagna, vicende e protagonisti”; nel 1991 ha raccolto i lavori dei primi vent’anni del "Premio Guidarello", con il titolo “Dai nostri inviati in Romagna”; e ancora, ha curato in vari volumi gli scritti di alcuni tra i più significativi autori romagnoli del secondo Novecento, quali Francesco Serantini, Dante Arfelli e Francesco Fuschini.

A Walter Della Monica si deve inoltre l’idea delle “rivisitazioni storiche” sotto forma di processo, iniziate nel 1990 con Teodorico, poi continuate nel 1991 con la Setta degli Accoltellatori, Paolo e Francesca da Rimini nel 1992, ed infine il processo al Passatore nel 1993.

Nel frattempo i ricordi del Trebbo erano ancora vivi, così una lettura di poesia venne promossa proprio in occasione del processo a Paolo e Francesca, con il V canto dell’Inferno dantesco, fatta da Vittorio Sermonti, oggi maggior divulgatore dell’opus magnum dell’Alighieri.

A questa iniziativa seguì, nel 1993, la lettura commentata dell’ultimo canto del Paradiso nella Basilica di S. Francesco a Ravenna, accanto alla Tomba di Dante. Il risconto ottenuto indusse Della Monica a farsi promotore di un altro importante progetto: la lettura integrale della Divina Commedia, eseguita sempre da Vittorio Sermonti nella Basilica di S. Francesco. Tre cantiche in tre stagioni successive che ottennero ancora una volta un successo straordinario .

Conclusa questa iniziativa Della Monica non si ferma e nel 1998 fa partire "La Divina Commedia nel mondo", nell’ambito del “Settembre dantesco”, con la partecipazione di traduttori esperti e lettori dei vari paesi.

Va inoltre ricordata la sua collaborazione per la traduzione e pubblicazione in Persia dei maggiori poeti italiani del Novecento: Ungaretti, Montale, Quasimodo, Cardarelli, più un’antologia di vari altri poeti.

E ancora, sempre al suo impulso e alla sue capacità organizzative si deve la serata che, ormai da molti anni a Marina di Ravenna, viene dedicata ad un poeta italiano dei più significativi, nell’ambito della rassegna "Un poeta da ricordare".

Il tempo trascorso da quel lontano ’56, dunque, non ha scalfito lo stretto rapporto di Walter Della Monica con la letteratura e la poesia in particolare: possiamo ben comprendere, infatti, da quanto appena riportato, il valore e la continuità delle iniziative delle quali si è fatto promotore nel corso di questi anni. Speriamo che nulla sia stato tralasciato, ma in ogni modo tanto basta per capire come la sua sia una vita costantemente dedita alla cultura e alla sua divulgazione. Una vita caratterizzata da un amore e una passione letteraria innati, da prima del Trebbo e ben oltre la fine. Quella stessa passione letteraria che, attraverso la sua attività culturale, ha dato un’impronta, contribuendo alla crescita e alla formazione intellettuale della propria città e di coloro che ne sono stati partecipi.

 

Note
1) - Cfr. G. LUGARESI, Dai “processi”…a Sermonti, dal Guidarello a…, in “Speciale Ravenna Cultura”, 1995-96, p. 45, in Carteggio del Trebbo Poetico, cit.
2)- Ibidem.
3) - Cfr., A. GRAZIANI, Walter Della Monica, il piacere della cultura, in “Ravenna in Magazine”, n. 4, 2005, p. 12.
4) - Cfr., G. LUGARESI, Dai “processi”…a Sermonti, dal Guidarello a…, in Speciale Ravenna Cultura, 1995- 96, p. 46, in Carteggio Trebbo Poetico, cit.

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